Offriamo consulenza normativa specializzata per la valutazione del rischio cancerogeno-mutageno e reprotossico, supportando le aziende nell'identificazione e gestione di queste tipologie di rischio con un approccio rigoroso e conforme alle normative. Grazie alla nostra esperienza, assistiamo nella redazione e aggiornamento dei documenti necessari, nell'analisi dettagliata dei processi lavorativi e nella corretta interpretazione dei valori limite di esposizione professionale. Forniamo, inoltre, un supporto personalizzato per l'implementazione di misure preventive e correttive, garantendo la massima tutela della salute dei lavoratori e la conformità alle disposizioni legislative vigenti.

Quando si valuta il rischio cancerogeno-mutageno-reprotossico spesso si incappa in errori che potrebbero causare delle conseguenze inaspettate e molto gravi. Cosa bisogna fare per tutelare i lavoratori (ed il datore di lavoro) nella valutazione del rischio cancerogeno-mutageno? Poichè non è affatto semplice, riportiamo quelli che sono gli errori più comunemente riscontrati nei campionamenti e nelle valutazioni:

  • confondere i campionamenti con la valutazione del rischio;
  • effettuare campionamenti non conformi alle normative di riferimento in merito alla strategia di campionamento e alle metodiche utilizzate;
  • non effettuare campionamenti o ancora peggio la valutazione del rischio perché ci si basa su informazioni datate (Schede dati di sicurezza non aggiornate) o non sono stati analizzati i processi lavorativi e quindi le sostanze che si possono formare (es. saldatura);
  • non conoscere la differenza tra un valore limite di esposizione professionale ed un valore limite di riferimento;
  • non aprire quando necessario o far aprire inutilmente un registro degli esposti.

Tutto questo impatta sulla tutela della salute dei lavoratori e comporta il rischio di ingenti sanzioni per il datore di lavoro. Pertanto è necessario avvalersi di consulenti che conoscano a fondo la materia e le possibili ripercussioni che un errato campionamento può generare sia in termini di salute dei lavoratori sia di responsabilità per il datore di lavoro, soprattutto in relazione alle malattie professionali.

Coerentemente con quanto detto, nella valutazione del rischio cancerogeno-mutageno-reprotossico abbiamo maturato un'esperienza tale da poter assistervi in ogni sua fase: cominciando dalla valutazione del rischio ai sensi del Capo I e II, Titolo IX del D.Lgs. 81/2008, all'individuazione di tutte le misure di prevenzione e protezione da implementare in conformità al dato normativo e passando per tutta una serie di attività che perfezionano ed avvalorano l'attività di valutazione medesima.

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