Errato recepimento dei valori limite UE
Avviata una procedura di infrazione verso la Germania
20 ott 2023Era l’oramai lontano gennaio del 2017 quando la Commissione Europea emanava la Direttiva (UE) 2017/164, aggiungendo ben 31 valori limite di esposizione professionale (OEL) nel panorama Europeo.
Tali limiti, elaborati dallo SCOEL sulla base dei più recenti dati scientifici e delle attuali tecniche di misurazione disponibili, avrebbero dovuto essere recepiti dai vari Stati Membri con valori quantomeno uguali o minori; tuttavia la Germania ha recepito tale Direttiva fissando un limite nazionale di esposizione quattro volte superiore al limite UE per l’acrilaldeide, e due volte superiore per il biossido di zolfo.
La Germania ha ora 2 mesi di tempo per rispondere fornendo spiegazioni sulla fissazione dei valori più elevati. Se non dovessero essere presentate adeguate motivazioni, tutte le imprese la cui valutazione del rischio chimico è stata ad oggi effettuata nel rispetto dei valori limite nazionali tedeschi per acrilaldeide e biossido di zolfo dovranno essere riconsiderate, e dovrà essere riassicurata un’atmosfera lavorativa priva di effetti dannosi per i lavoratori.
Alla luce di ciò, si evince come il ruolo del valutatore del rischio e ancora di più dell’appraiser ai sensi della Norma UNI EN 689:2019 sia delicato e cruciale. Il consiglio è quello di rivolgersi ad esperti che possano ricercare accuratamente le informazioni ed assicurino la validità dei dati raccolti. Il segreto per un buon lavoro è sempre un’ottima base di partenza.
Fonte: Commissione europea